Georges Clemenceau – Guerra & Pace
La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai militari.
La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai militari.
Pace: meta lontana. Guerra: merda mondana.
Riderò sempre pensando a quelle persone che aspettavano la mia resa. Mi dispiace di cuore deludervi, ma sappiate che non sono una che aspetta la fine. Sono una guerriera e come tale, arrendermi senza provarci non fa parte del mio carattere.
Per tutta la vita ho provato il desiderio di sentirmi all’unisono con grandi masse di uomini, come deve essere per chi fa parte di una grande folla entusiasta. Il desiderio è stato spesso così forte da indurmi a ingannare me stesso. Mi sono immaginato di essere ora liberale, ora socialista, ora pacifista, ma nel senso più profondo non sono mai stato né l’una cosa né l’altra, né l’altra. Sempre l’intelletto scettico, quando più avrei desiderato che tacesse, ha mormorato i suoi dubbi, mi ha tagliato fuori dai facili entusiasmi degli atri e mi ha trasportato in una solitudine desolata.
Una colomba, con un rametto d’ulivo benedetto. Annuncia questo giorno di pace, che sia un giorno sereno, che tutti attendiamo.
La pace si ottiene quando il nobile comanda e l’ignobile si sottomette, ma la vera armonia si mantiene solo quando il nobile provvede a che l’ignobile abbia il suo tornaconto.
Nessun bene proviene dalla guerra: tutti agogniamo la pace.