Gerardo Migliaccio – Destino
Non capisco di quale tragedia parli, già siamo all’epilogo finale.
Non capisco di quale tragedia parli, già siamo all’epilogo finale.
Sono stato rapito dagli angeli del tempo e portato nella dimensione oscura…Divenendo un’anima dannata, nel ricercare per anni te.O mia donna demoniaca, tutto alla fine ha un senso…Senti l’amore? Viviamo la morte, è il nostro destino.
Mi sono incamminato verso te, la strada è lunga e piena di buche, mi sono portato dietro una pala e tanta pazienza, le grandi conquiste sono figlie di grosse cicatrici e di tanta sofferenza. Ci ritroveremo a Parigi, sotto la torre per una una cena, notte di mezza luna o notte di luna piena, ma quello che importerà saremo noi e la strada che verrà!
Pensi sia insuperabile, poi ci passi attraverso e diviene passato. È in quel preciso Istante che ti rendi conto di valere ancora qualcosa, di potercela fare anche da solo.
Tutto scorre, anche se all’apparenza nulla si muove.
Ci sono momenti nella vita in cui i punti di domanda sono tanti e si protraggono per molto tempo, e ogni volta che tu spunti una scadenza, quella non è mai l arrivo ma un punto di partenza!La terra su cui camminavi improvvisamente ti viene a mancare; non è sparita Semplicemente la grandezza del tuo animo ha iniziato a volare alto sempre più in alto. Questo fanno le persone che non s arrendono, non sopravvivono nella disperazione vivono inventando migliori soluzioni.
Fai che sia tu a crearti il tuo destino… non fare in modo che sia il tuo destino a plagiarti!