Gesualdo Bufalino – Vita
Non voglio esibirmi perché in tutto quel che scrivo sospetto una sorte di interminabile, falsificato pettegolezzo su me stesso.
Non voglio esibirmi perché in tutto quel che scrivo sospetto una sorte di interminabile, falsificato pettegolezzo su me stesso.
I giornalisti di Studio Aperto sono come i dentisti: speculano sul dolore della gente.
Sarò viva, quando rinascerò.
Adolescenza: la più delicata delle transizioni.
Scrivere è una forma sociale accettabile di schizofrenia.
I quarant’anni sono quell’età in cui ci si sente finalmente giovani. Ma è troppo tardi.
Se ci fermassimo un attimo a pensare alla nostra vita che tutti definiscono come una corsa senza fine, sapremmo bene però che una fine c’è ed è sempre la stessa per tuttiindipendentemente dal fatto di essere ricchi o poveri, belli o brutti, buoni o cattivi.Allora perché correre, proviamo a rallentare e a guardarci intorno. Viverla questa vita, giorno per giorno ogni singolo minuto in armonia con se stessi, con chi ci circonda e chi ci ama e pensare che l’importante, alla fine, non è la strada percorsa che conta, ma il come e perché la si è fatta.