Giacomo Leopardi – Filosofia
La felicità in assoluto non esiste, essa è solo una momentanea sospensione dell’affanno.
La felicità in assoluto non esiste, essa è solo una momentanea sospensione dell’affanno.
Le tragedie, a volte, non sono altro che le spinta che ci manca.
Quello che ci rende veramente cattivi è che nessuno esamina la propria vita.
Narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini, e fossero nutricati dalle api, dalle capre e dalle colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell’educazione di Giove. E che la terra fosse molto più piccola che ora non è, quasi tutti i paesi piani, il cielo senza stelle, non fosse creato il mare, e apparisse nel mondo molto minore varietà e magnificenza che oggi non vi si scuopre. Ma nondimeno gli uomini compiacendosi insaziabilmente di riguardare e di considerare il cielo e la terra, maravigliandosene sopra modo e riputando l’uno e l’altra bellissimi e, non che vasti, ma infiniti, così di grandezza come di maestà e di leggiadria; pascendosi oltre a ciò di lietissime speranze, e traendo da ciascun sentimento della loro vita incredibili diletti, crescevano con molto contento, e con poco meno che opinione di felicità.
Chi pensa di sapere sempre la verità, è il presuntuoso colui che ritiene di saperne sempre di più degli altri, il superbo, con l’alta opinione di sé, che ostenta le sue doticolui che difficilmente troverà la strada dell’umiltà…
La meritocrazia piace ai meritevoli.
Tutto il mio genio è nel mio naso.