Giacomo Leopardi – Frasi Sagge
O speranze, speranze; ameni inganni della mia prima età.
O speranze, speranze; ameni inganni della mia prima età.
Non possiamo evitare il giorno della nascita come il giorno della morte, l’importante è godersi i baricentro.
Non ascoltare ciò che ti dice la tua mente. Ascolta il tuo cuore, e trai il maggior beneficio da esso.
L’angoscia è la vertigine della libertà.
L’unica certezza che posso darti di me è la certezza del mio dubbio.
I fondamentalisti non erano un partito e non pretendevano di possedere i crismi delle religioni ufficiali. Erano in sostanza coloro che non si erano adattati a quella che, all’epoca della scoperta dell’atomo, era stata definita era atomica. Propugnavano ideali di vita semplice; aspiravano, cioè a un tipo di vita che agli uomini che l’avevano vissuta veramente forse non era apparsa così semplice rispetto a quella dei loro mitizzati e semplici predecessori.
Un amore corrisposto va protetto e preservato dagli scossoni che la vita gli riserva. Ma quando un amore non è corrisposto, o non lo è più, chi va protetto e preservato sei solo tu. Abbi il coraggio di prendere la tua strada, lascia libero chi tieni prigioniero, perché possa anche lui, a poco a poco, ritrovare sé stesso. Agli amori che si sono trasformati, a quelli che non lo sono mai stati se non nella nostra testa, agli amori che sono finiti e che consumano le nostre vite: Non è con le catene che tornate a vivere. Nessuna abitudine giustifica la propria morte. E quello che teniamo vivo, credendolo amore, è più a un passo dall’odio, che dalla disperazione. Non si vuol bene a chi non facciamo vivere bene. Ostentare rapporti inesistenti, per il gusto di lasciare fuori gli altri da questa oscura alchimia, impadronirsi di spazi e pensieri, perché nessun altro li possa condividere. Inventare stati d’animo e situazioni, per insinuare negli altri dubbi o per attirare l’attenzione dell’amato… Tutto questo è malattia. Una malattia terminale e maledettamente contagiosa. Neanche la gelosia trova spazio in questa meschinità. Ci si nutre di egoismo, marchiandolo a fuoco con l’immagine insidiosa di un serpente che striscia travestito da buoni sentimenti. Non si ama mai, abbastanza quanto si fa finta di amare.