Giampiero Piovesan – Filosofia
So di non sapere, quindi domando.
So di non sapere, quindi domando.
Andare, venire è meglio che partire. Amare, odiare è meglio che stare male. Iniziare, finire è come guarire. Gioire, patire è meglio che morire.
Questa entità si nutre delle nostre sofferenze. Esistono miliardi e miliardi di fonti di energia che allungano i loro raggi di luce per infondere il loro pensiero.
Il problema non è la gente che non comprende, ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende.
Non potrai mai amare gli altri, se non ami prima te stesso. Ma non potrai mai amare gli altri, se ami solo te stesso.
E poi te ne rendi conto che dovresti aver complicato meno le cose, che dovresti aver pensato di meno, lavorato di meno, amato più intensamente i tramonti.
Non vi è la fine di qualcosa senza l’inizio di un’altra ed è veramente importante, fra le due, viverne bene l’istante di continuità. Così la vita.
Andare, venire è meglio che partire. Amare, odiare è meglio che stare male. Iniziare, finire è come guarire. Gioire, patire è meglio che morire.
Questa entità si nutre delle nostre sofferenze. Esistono miliardi e miliardi di fonti di energia che allungano i loro raggi di luce per infondere il loro pensiero.
Il problema non è la gente che non comprende, ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende.
Non potrai mai amare gli altri, se non ami prima te stesso. Ma non potrai mai amare gli altri, se ami solo te stesso.
E poi te ne rendi conto che dovresti aver complicato meno le cose, che dovresti aver pensato di meno, lavorato di meno, amato più intensamente i tramonti.
Non vi è la fine di qualcosa senza l’inizio di un’altra ed è veramente importante, fra le due, viverne bene l’istante di continuità. Così la vita.
Andare, venire è meglio che partire. Amare, odiare è meglio che stare male. Iniziare, finire è come guarire. Gioire, patire è meglio che morire.
Questa entità si nutre delle nostre sofferenze. Esistono miliardi e miliardi di fonti di energia che allungano i loro raggi di luce per infondere il loro pensiero.
Il problema non è la gente che non comprende, ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende.
Non potrai mai amare gli altri, se non ami prima te stesso. Ma non potrai mai amare gli altri, se ami solo te stesso.
E poi te ne rendi conto che dovresti aver complicato meno le cose, che dovresti aver pensato di meno, lavorato di meno, amato più intensamente i tramonti.
Non vi è la fine di qualcosa senza l’inizio di un’altra ed è veramente importante, fra le due, viverne bene l’istante di continuità. Così la vita.