Giampiero Piovesan – Stati d’Animo
Ho i piedi ben piantati a terra e la testa tra le nuvole.
Ho i piedi ben piantati a terra e la testa tra le nuvole.
Rispecchiarsi in qualcosa che risuona essere universale, musica, poesia, uno sguardo complice, il tocco della mano di chi ci ama, ripaga dai tanti momenti in cui ci sentiamo incompresi come chissà quali stranezze ci abitassero.
Ho molti dei difetti di tutti, ma anche una delle virtù di pochi, cioè essere se stessi senza imporre agli altri le proprie scelte.
Ciò che uccide i sentimenti è l’indifferenza, e lo fa lentamente… quasi a gioirne.
Arriva un momento in cui è necessario fermarsi, in un angolo, fare i conti col passato, riprendere fiato e poi ricominciare a camminare. Più veloce e forte di prima.
Nessuno è e mai sarà cento per cento libero, e noi tutti siamo “nessuno”. Siamo e saremo sempre prigionieri delle nostre credenze, o delle nostre ideologie oppure delle nostre idiozie.
Gli oggetti: orpelli congeniali all’uomo ed alla sua tendenza al dominio per ovviare al senso tragico della impossibilità di potere e dello scorrere inesorabile del tempo; gli oggetti: anello di congiunzione tra il prima, il dopo, i ricordi, i luoghi, le persone. Un oggetto concreto per ogni mancanza concreta.