Gian Piero Bona – Uomini & Donne
Gli uomini comuni guardano le cose nuove con occhio vecchio. L’uomo creativo osserva le cose vecchie con occhio nuovo.
Gli uomini comuni guardano le cose nuove con occhio vecchio. L’uomo creativo osserva le cose vecchie con occhio nuovo.
Una vera donna non si limita solo a blaterare, ma oltre alle parole una volta stanca, non spreca più fiato perché passa direttamente ai fatti.
Tu sì che mi disarmi, Miss Steele. La tua innocenza. Dà un taglio a tutto lo schifo!
Non definiteci brave, buone, belle, carine o quant’altro. Non fermatevi alle apparenze: ingannano. Pensate a noi come esseri intelligenti, dotate di principi, moralità, passato, esperienze. Abbiate rispetto della nostra forza come delle nostre fragilità. Non pensiate mai di esserci superiori o di poterci sopraffare. Pensate a noi come vostri pari, e scoprirete che a parte poche differenze, infondo proviamo gli stessi sentimenti, le stesse paure, le stesse insicurezze.
Quanta disperazione c’è nel guardare la donna che ami e capire che è finita?
Io sto pensando una cosa: filosofia viene tradotta sempre con amore per la saggezza. Ma non è così, è il contrario: non è amore per la saggezza, è saggezza dell’amore. E allora la figura dell’amore è innanzitutto intersoggettività, è scambio. Cioè la verità non deve emergere come un corpo dottrinale: questa è la sapienza, non è la filosofia. Deve nascere dal dialogo. Dal dialogo tra due persone. Dialogo con l’altro e soprattutto con quell’altro che è la donna. Perché come mai nella storia della filosofia non compare mai una donna: che cos’è questo essere messo fuori gioco? Forse che la donna navighi in regioni non eccessivamente logiche che mettono paura agli uomini? Queste sono domande che io mi pongo.
La donna non deve essere meta di conquista ma traguardo.