Giancarlo Cerbo – Filosofia
Il luogo più ostico è dentro se stessi.
Il luogo più ostico è dentro se stessi.
La Felicità come la Fortuna spesso guarda altrove e non s’accorge di chi brama la sua carezza. E istanti sublimi restano inavvertiti nell’insieme dei desideri… dove, spesso, non cogliamo la vera essenza di quel particolare momento in cui sorridere è stato speciale sulle labbra ma soprattutto nel cuore.
Solo perché non si comprendono alcune lacune nella vita non significa essere in’adeguati per gestirla. Basta ragionarci sopra e vederle da un’altra prospettiva.
La sincerità è una virtù che non farebbe soffrire nessuno, ma purtroppo altre virtù incombono.
I fatti e le nostre intenzioni sono paragonabili per lo più a due forze che tirano in due direzioni diverse e la loro diagonale è il corso della nostra vita.
Comprendere è un fatto estremamente individuale non può, non deve essere delegato ad altri.
Ogni malattia ha la sua cura dentro di se. Non sono forse batteri morti che noi chiamiamo “vaccino”? Non è forse la stessa società che man mano ha scremato, dal basso i suoi stati più alti ed inutili? Dovremmo noi aspettare quindi affinché tutto si risolva nuovamente di per se? Senza la nostra mano? O saremo noi la mano?