Giancarlo Cerbo – Filosofia
La mente è una macchina di finzioni.
La mente è una macchina di finzioni.
Alfine, dunque andai dagli artefici, ché qui ero sicuro di non conoscere che poco o niente, e d’altra parte sapevo che avrei trovata gente fornita di molte belle cognizioni. E in questo non m’ingannai, ché in realtà essi sapevano cose ch’io non sapevo, e per questo riguardo eran più sapienti di me. Ma, o cittadini ateniesi, mi sembrò che il medesimo difetto dei poeti lo avessero anche i buoni artefici: pel fatto stesso che disimpegnava bene la propria arte, ciascuno presumeva d’esser sapientissimo anche nelle altre cose maggiori, e questo errore offuscava quella loro sapienza. Cosicché io, tenendo presente l’oracolo, domandavo a me stesso se preferissi rimanere così com’ero, non sapiente della loro sapienza, né ignorante della loro ignoranza, oppure aver, come han loro, tutt’e due insieme questi requisiti. Risposi allora, a me stesso e all’oracolo che mi giovava rimanere com’ero:.
Ecco cos’è l’immaginazione: un pensiero alato, con destinazione ignota.
La vita non va presa con filosofia ma va intesa con la filosofia.
Nel karate, non si prende l’iniziativa dell’attacco.
Il giusto vive una vita degna.
È molto meglio raccontare bene una cosa non compresa fino infondo, che raccontare male una cosa appresa fin nei minimi termini. Questa è la filosofia.