Giancarmine Santoro – Comportamento
Non c’è viaggio più affascinante di quello alla scoperta di sé stessi.
Non c’è viaggio più affascinante di quello alla scoperta di sé stessi.
Quante strade impolverate percorriamo ogni giorno!Giardini incolti ed erbacce sui muri, cani randagi denutriti che si muovono in branco alla ricerca di cibo, schiene di lavoratori piegate dalla fatica.E ci meravigliamo dello sporco della via, ci stupiamo dell’incuria della terra, cacciamo via i cani affamati e ci commiseriamo dei dorsi curvati di chi sgobba.Ma quella strada non è forse la nostra stessa vita?Il pulviscolo, è l’insieme delle angosce che offuscano la mente;Il giardino abbandonato, è un cuore che non intendiamo;Le sterpaglie sulle pareti, divengono le incancellabili cicatrici dell’anima;i cani randagi, quel senso del dovere che si muove come un branco conforme al “giusto” e alla “ragione” e che lentamente però muore nella fame di una vita che non vive;Le schiene piegate dei lavoratori, raffigurano, infine, i nostri corpi devoti con dovizia alla bellezza esteriore china nell’infima materia che occulta la sostanza della vera essenza.
Ci sono individui che calpestano la dignità del prossimo, senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, e poi appena qualcuno gli fa mezzo torto iniziano a fare le vittime e piangersi addosso.
Alcune persone perdono tutto perché non danno valore a nulla, se non al loro egoismo.
Non cercare consolazione nella droga, in lei si cela la disperazione.
S’invidia la casa attigua perché si conosce solo la facciata.
Un abbraccio non puoi programmarlo, è un qualcosa che esce dall’anima e non bada il…