Giancarmine Santoro – Libri
Di un libro non conta lo spessore, ma lo “spessore” del contenuto.
Di un libro non conta lo spessore, ma lo “spessore” del contenuto.
Step la fissa per un attimo. Quante notti, quanta passione. Le corse insieme a lei, il suo giardino, la finestra, il suo corpo caldo, fresco, le canzoni di Eros. Quello sguardo provocante, lo stesso di quel momento. Step la guarda ancora per un attimo. Vede un ragazzo sullo sfondo che lo fissa incuriosito, disturbato, chiedendosi se è il caso di intervenire. Vede una ragazza ancora più lontano, da qualche parte, in quella città, in una macchina, ad una festa, vicino a qualcun altro. Si chiede com’è possibile. Eppure è tutta qui nel mio cuore.
Ma ogni cosa era a posto, ora, tutto era definitivamente sistemato, la lotta era finita. Egli era uscito vincitore su se medesimo. Amava il Grande Fratello.
Si chiamava ispirazione, dicevano alcuni. A lei sembrava più l’urgenza dei personaggi di arrivare a destinazione, come se l’autore, in realtà, fosse solo il mezzo di trasporto, un corriere espresso delle idee.
Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell’aria. E la chiamiamo polvere.
Era, ahimè, irrilevante sapere di essere la donna giusta per lui.
Chissà perché le grandi case editrici pubblicano in massima parte libri conformisti!