Gianfranco Ravasi – Vita
La superficialità, è l’ottavo vizio italiano.
La superficialità, è l’ottavo vizio italiano.
La vita è una cella un po’ fuori dell’ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.
Per vivere soli bisogna essere o un animale o un Dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l’uno e l’altro, un filosofo.
Le idee geniali non fanno orario di ufficio.
La vita è un dono che ci viene fatto, un’opportunità composta da un’infinità di emozioni ed occasioni da poter cogliere e vivere. Il tempo che ci è concesso è un’incognita, anche esso è un dono. A volte è così tiranno da concederci così poco tempo, eppure paradossalmente sufficiente perché talmente colmo di cose vere che alla fine l’intensità di ogni cosa sarà così grande e così piena da saziare l’anima, da farci dire: “Io ho vissuto veramente”. Altre volte è così generoso da concederci la possibilità di invecchiare, ma così “tiranno” da non averci mai saziato perché non abbiamo saputo cogliere, vivere e comprendere a pieno il senso della vita.
Non si può chiedere l’impossibile, a chi non può dare neppure il possibile. Ed il vuoto che rimane, è così vuoto da riempire l’anima.
Ciò che rende speciale ogni cosa è la nostra capacità di credere in essa. Nel momento in cui crediamo in qualcosa o in qualcuno abbiamo tra le mani nuovi colori con cui dipingere la nostra vita.