Gianluca Cristadoro – Stati d’Animo
Lasso, le membra adagio sul soave giaciglio. Prossima è la notte, m’accompagna a vegliar l’aurora…
Lasso, le membra adagio sul soave giaciglio. Prossima è la notte, m’accompagna a vegliar l’aurora…
Sentirsi uno schifo, quante volte mi è successo. E quante volte mi sono sentita colpevole di cose di cui non avevo colpa. Mi sono chiusa, fermata e arenata nell’attesa e nella delusione aspettando qualcosa che non è arrivato mai… Sono stati giorni difficili, ma quando li attraversi e riesci a superarli apprendi una forza incredibile. Le tue gambe diventano sicure di se, i tuoi gesti e le tue parole ponderate e schiette. Non temi più ne il pensiero della gente ne il loro giudizio. Sei forte adesso! Sicura di te! E soffrirai ancora, ma non ha importanza perché ora sai che il dolore può solo renderti migliore.
La mia è una timidezza fatta da silenzi e paure…
La felicità è una condizione di equilibrio perfetto tra la realizzazione delle nostre aspirazioni e quanto gli altri ci chiedono.
Come vorrei, volteggiare nel vento, senza pensare dove arrivare. Come vorrei, trovarmi fra i colori di un arcobaleno senza dover scegliere per forza un colore ma vivere in mezzo ad un’ atmosfera unica.
Dentro una vasca, nuda, mi sembra di annegare, mi pare il mare salato, l’onda più alta che si getta e si squassa, tempesta e burrasca, la testa sbattuta sullo scoglio, il rosso si squaglia, e il cuore matto nuota, districa i folti capelli neri e viaggia dal mio Mediterraneo al tuo vicino Adriatico e ti raggiunge in sogno, sogno, mia scialuppa di salvataggio, a bordo pirati e demoni, ricordi e timori, l’ancora che arpiona il desiderio ed è sussulto che vibra fin giù nei fondali, bellezza degli abissi, forzieri celati e scheletri. È meglio tornare indietro, non ti si raggiunge, si muore nel cercarti. Nuoto senza sosta e tiro un sospiro dall’apnea dei ricordi, riemergendo da questa mia vasca-mare.
Quando tutte le nostre certezze crollano, troviamo la luce, l’unico spiraglio nell’oscurità.