Gianluca Frangella – Frasi d’Amore
Amore? Tu lo chiami amore? È una scopata… ecco cosa è… tu cerchi una scopata come tutti gli altri… dite tutti che volete fare l’amore e non capite che da me volete solo una fottutissima scopata di merda.
Amore? Tu lo chiami amore? È una scopata… ecco cosa è… tu cerchi una scopata come tutti gli altri… dite tutti che volete fare l’amore e non capite che da me volete solo una fottutissima scopata di merda.
Qualcuno può pensare che siamo solo bersagli inconsapevoli di codice genetico volto alla riproduzione e che coloriamo di sentimento una mera pulsione sessuale, come quella di un dromedario, di un armadillo, di un castoro. Ogni essere vivente si accoppia, è vero, l’uomo forse maschera questo istinto biologico con inviti a cena, dedicando canzoni, facendo regali inutili, copiando frasi ad effetto, condividendo tramonti d’agosto, cercando di ornare con pizzi e merletti una stoffa poco pregiata, tentando di poetizzare un istinto. Lo chiamano amore, ma di esso quanto siamo artefici? E quanto siamo vittime? Non lo so, perché quando lo vivi, ogni dubbio apre le ali e si tramuta in sogno.
Cambia il tempo, cambiano le stagioni, ma tu no. Tu sei sempre nei miei pensieri come un’onda che travolge il mio cuore.
La passione è la risposta al dolore della vita. Ma la passione è una malattia cronica e inguaribile, che può essere lenita temporaneamente solo dall’appiccicazione e dalla carnalità più libera e senza freni. Carnalità che ti libera sempre più dai freni emotivi e dai lacci e pastoie sociali, rendendoti pericoloso. Ed il pericolo, alimenta la passione. Curandoti, ti ammali.
Un cuore spezzato da una promessa infranta,è come se diventasse di cristallo.E per la stessa…
Ho deciso di fare una raccolta di frasi, che alla fine della mia vita intitolerò “l’immaginazione”. Come tutti i miei maestri esordivano grazie all’aiuto di muse o di divinità, anche io intraprendo questo viaggio invocando te, amore. Ti domandi perché? Anzi, ti domandi quale argomento di te possa sembrare affine alla mia tematica. Semplice, tu riempi il mio intelletto di immaginazione. Con te, e grazie a te, io riesco a vivere un mondo di cui solo noi possiamo sentirne l’esistenza. Perciò invoco te in quanto possa tu illuminare la mia mente e aiutare le mie sensazioni a penetrare all’interno di questi esseri che si definiscono “umani”.
Io non voglio sentirmi speciale, ma vorrei che fossero gli altri a sentirsi speciali attraverso…