Gianmarco Campone – Vita
Ogni cosa, ogni singola cosa, accade per portarti esattamente dove sei adesso.
Ogni cosa, ogni singola cosa, accade per portarti esattamente dove sei adesso.
Ci sono persone che gli basta un minuto per comprendere e capire chi hanno di fronte. Sanno leggere quel mondo invisibile che si cela dietro alle apparenze delle persone. Criticamente e veritiere, senza giudicare riescono a apprezzare, stimare quello che riescono a leggere dentro. Senza troppi giri di parole ti dicono quello che pensano, non perché ti criticano ma semplicemente perché questo è il loro modo di essere vere. Senza nascondersi per poi giudicare, scrutano e scoprono le loro intenzioni, senza veli per poi bruciare; parlano chiaro. Queste persone, sono capaci di dare comprensione e giudizio. È raro incontrarle. È un onore amarle e averle nella proprio vita.
Se l’essere sincero porta all’isolamento, allora voglio imitare Robinson Crusoe.
Un attimo di perduta felicità diventa irrimediabilmente un “se” pieno di rimpianto che ti accompagnerà per sempre.
Non voglio di più. Voglio semplicemente “il Più”. Il Più di ogni respiro, di ogni sospiro, di ogni tormento di ogni sorriso. Perché solo “il Più” vuole dire vivere.
Mentre percorriamo questo interminabile deserto di dolore, silenzio e violenza, impariamo nel nostro futuro a vivere e ad accettare, la vita e la morte, a piccoli passi.
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano. Considero valore quello che domani non varrà più niente, e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite. Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che. Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato. Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia. Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore. Molti di questi valori non ho conosciuto.