Gianmarco Ciaffi – Sogno
Il ritorno al fottuto paradiso, paradiso delle dee e dell’eterna bellezza, del riposo dell’incanto, dell’ebbrezza e inconsapevolezza.
Il ritorno al fottuto paradiso, paradiso delle dee e dell’eterna bellezza, del riposo dell’incanto, dell’ebbrezza e inconsapevolezza.
La notte è un viaggio senza tempo. La destinazione è un’incognita, che porta dritta nei sentieri dell’inconscio dove ad aspettarci ci sono i nostri sogni e le nostre speranze.
Ti conoscevo con le parole. Il tuo ritratto erano parole, tu eri parole. Poi ho visto i tuoi occhi, i tuoi occhi, i tuoi occhi.
Ogni notte tocco il mio sogno perché non voglio che svanisca.
Da grande voglio fare il netturbino dei sogni: la gente ne getta via talmente tanti per strada. Qualcuno dovrà pur raccoglierli e custodirli.
La favola è un fanciullo vivace che affacciandosi alla finestra del nostro cuore ci mostra le meraviglie del mondo.
Qualcuno crede che sognare sia una vuota illusione, ma se sfiori il sogno giusto esso ti invade il cuore e il viaggio che intraprendi è una delicata vacanza dell’anima!