Gianni Errera – Comportamento
La tolleranza arriva fino alla linea del rispetto reciproco passando quella si trasforma.
La tolleranza arriva fino alla linea del rispetto reciproco passando quella si trasforma.
L’angoscia rivela alla coscienza la nostra libertà e testimonia la costante modificabilità del progetto iniziale. Nell’angoscia non ci limitiamo a renderci conto del fatto che i possibili da noi progettati sono costantemente rosi dalla nostra libertà in attuazione, ma comprendiamo inoltre la scelta, ossia noi stessi, come ingiustificabili; il che vuol dire che ci rendiamo conto che la scelta non trae origine da alcuna realtà anteriore, ed è anzi, tale da dover fungere da fondamento dell’insieme dei significati che costituiscono la realtà. In tal modo siamo costantemente impegnati nella scelta di noi stessi e costantemente consapevoli di poter bruscamente rovesciare la scelta ed invertire la rotta. Siamo pertanto sotto la costante minaccia della nullificazione della nostra scelta attuale, sotto la costante minaccia di divenire altri da ciò che siamo. Proprio per il fatto di essere assoluta, la nostra scelta è fragile.
Le cose fatte con onestà e umiltà hanno il profumo della soddisfazione.
Le belle parole devono andare pari passo con i fatti, in caso contrario sono solo chiacchiere.
Beata pochezza che si crede furbizia.
La gente bisogna prenderla così com’è o a calci nel sedere.
Che senso ha essere onesti, se si finisce per spezzare il cuore di qualcuno?