Gianni Marcantoni – Vita
È passata un’altra ora, un’altra giornata sull’ombra della tua vita, che finisce sempre su ciò che viene perduto.
È passata un’altra ora, un’altra giornata sull’ombra della tua vita, che finisce sempre su ciò che viene perduto.
Non trovo né il modo per restare, né la strada per andare, ho il limbo nelle scarpe l’inferno in testa, il paradiso è inesistente.
Quando non si vede niente di nuovo sotto il sole meglio verificare di non essere sul viale del tramonto.
La solitudine sembra rallentare il tempo.
Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, vecchi, giovani, mogli, vedove, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi.
Le panchine custodiscono sogni e speranze, ascoltano segreti che mai si confesserebbero ad altri, accolgono e ospitano tutte le persone che si fermano presso di loro, sono romantico rifugio per gli innamorati, sono allegro ritrovo per bambini e adolescenti, sono confortevoli sedute per gli anziani.
L’ultima ad adeguarsi all’inflazione è la beneficenza.