Gianni Ranieri – Tristezza
E non chiudo più occhio… travolto da un fiume di illusioni che sfocia sempre ed inesorabilmente in un mare di delusioni.
E non chiudo più occhio… travolto da un fiume di illusioni che sfocia sempre ed inesorabilmente in un mare di delusioni.
L’inverno accarezza la terra e con il suo candido mantello l’avvolge. È il suo abbraccio.
La tristezza conosce tutte le verità, ma non riesce ad esprimerle.La felicità non ne conosce alcuna, ma può inventarle tutte.
Quante volte indosserò la maschera del tutto va bene, quella della moglie perfetta e della famiglia del mulino bianco. Già, un bell’applauso anche oggi, ridevo mentre dentro urlavo e mentre ti guardavo morivo sempre un po’. Applauso a questa vita mia dove la finta felicità vale la perdita del mio cuore.
Lei aveva bisogno di qualcuno che gli rispolverasse il cuore dai terricci del dolore che soffocavano i suoi sentimenti, necessitava di illuminare quei cunicoli oscuri di ombre che eclissavano le sue gioie, le sue speranze, aveva bisogno di mani che la risollevassero dalla melma della disperazione, dai pesi dei traumi, lei desiderava semplicemente essere amata e capita.
La semplicità è nelle persone che hanno un cuore umile, nelle persone che hanno una parola di conforto sempre.
La mia bocca era così amara dalle delusioni che, anche quando assaporavo la dolcezza, non distinguevo il sapore.