Gigliola Perin – Angelo
È stato solo un angelo che ha sfiorato le mie labbra.
È stato solo un angelo che ha sfiorato le mie labbra.
Con la coda dell’occhio percepisco la loro presenza, un vento gelido mi sfiora al loro…
Mi accontenterò di far l’amore con lo sguardo, con il profumo della tua pelle. Se è questo che mi puoi offrire ora mi basterà dividerti tra la gente, cercare i tuoi occhi e silenziosamente amarti, farti sentire i miei battiti. Non sarà facile, avrò il cuore in gola ma se questo mi puoi dare m’accontenterò.
Ricordi, ecco cosa resterà di noi, ricordi di un un amore che tanto ha dato ed ora l’amarezza spezza ancor più il cuore. Ricordare per non soccombere al silenzio che dilania. Ricercare ancora il calore dei tuoi tuoi occhi e sperare di vedere ancora una briciola d’amore, ma resterà solo il ricordo del calore che ho rubato alla tua anima!
Notte angelo dei miei sogni, tu che turbi le mie notti insonni, che non lasci spazio al mio respiro e rapisci il mio cuore per farne da padrona.
Perché l’amore deve essere sempre così? Cambiare, sognare, respirare in un unico respiro per poi…
Un angelo caduto è colui che ha dismesso le ali imparando a camminare su questa dannata terra.