Gigliola Perin – Stati d’Animo
Ho chiesto asilo alla mente aspettando che il cuore smetta di sanguinare.
Ho chiesto asilo alla mente aspettando che il cuore smetta di sanguinare.
Scrivere è come amare?No!L’amore soddisfa…se corrisposto,scrivere no…a volte penso sia solo un inutile passatempo…una pura illusione…Scrivereè insoddisfazione…è mancanza di qualcosa…Posso scrivere che ti amo…ma non sarà mai come dirtelo e ricevere un tuo sorriso…scrivere è una tremenda illusione…questo è quello che penso…eppure continuo a scrivere…perché?…
A volte “colpevolizzo” me stessa per essere stata buona, paziente e soprattutto sincera con chi non meritava nemmeno di conoscermi.
Dentro i suoi occhi potresti scoprire un giardino segreto.
Ci sono certi momenti in cui io rido piangendo e certi altri in cui io piango ridendo, ma poi finisco sempre a ridere giocosamente di me stesso.
Un bambino cieco dalla nascita non sa nemmeno di essere cieco finché non glielo dice qualcuno. Anche allora si crea un concetto perlopiù accademico di che cosa possa essere la cecità. Solo chi ha perduto la vista può averne un’idea chiara. Ben Hanscom ignorava il significato della solitudine, perché quella era da sempre l’unica dimensione della sua vita. Se la condizione fosse stata nuova o più localizzata, avrebbe potuto capire, ma la solitudine racchiudeva la sua vita e la travalicava.
Si dice e ci si contraddice. Si parla e si sparla. Si giudica e si considera. Forse, si pensa. Se si pensasse di più, magari, ci s’ingarbuglierebbe di meno e si direbbe meglio. È nel pensare lo “sforzo” che è anima. Pensare non è lanciare un sasso ma osservare quel sasso per conoscere e, forse, capire. Quel sasso può divenire un pensare per dire, per parlare e per considerare. Però, è un sasso; si, è un sasso ma si può – sempre – ragionare. No?