Gigliola Perin – Stati d’Animo
Una donna, la puoi sentire mentre nel silenzio lascia il posto alle illusioni per poter sentire un calore che non attraversa più la pelle, ma è dentro la sua anima.
Una donna, la puoi sentire mentre nel silenzio lascia il posto alle illusioni per poter sentire un calore che non attraversa più la pelle, ma è dentro la sua anima.
Correre, distrattamente fingere, poi ancora scappare, e fuggire la musica, e cancellare il vento. Correre, da soli correre e afferrare molecole d’aria, e scappare controvento per non ricordare, per non cancellare, per rimuovere per pochi istanti dalla mente. Solo pochi istanti, per poi tornare a fuggire, tornare a cantare, a guardare, a sorridere, a piangere, per poi strapparlo con le dita, quell’attimo di ossigeno, che si chiama speranza.
Ogni volta che fissavo i suoi portentosi occhi, la mia anima era come risucchiata in un vortice di indomite emozioni.
Sei solo. Non lo sa nessuno. Taci e fingi.
Non mi fido spesso di me stessa. Fragile e insicura come sono, cambio spesso umore e opinione sulla mia anima. Mi fido di chi però, come te, tende sempre uno sguardo silenzioso, un’attenzione, una “protezione del cuore”. Mi fido a voltarti le spalle, a narrarti le mie paure, sussurrarti i miei segreti. Perché con te sto meglio, perché di te mi fido. Perché con te ho imparato il sapore vero della parola amico.
È il sapore e il calore di una famiglia a rendere grandi le piccole cose.
Ho intenzione di vivermi, riscoprirmi degno delle carezze di un mattino. Per me i raccolti della terra, per me l’urgenza dei mari.