Gigliola Perin – Stati d’Animo
Sentire. Sentire. Sento ancora le tue braccia stringermi con la mente.
Sentire. Sentire. Sento ancora le tue braccia stringermi con la mente.
È con me stesso che non sono mai solo.
Ogni giorno è l’attesa e ogni notte è l’incontro.
È il silenzio della notte, la stanchezza fisica o semplicemente la ricerca di conforto, che mi spinge a dormire… ma tra le lenzuola riesco a ricordare e a concepire pensieri tutt’altro che confortanti. Al contrario. Sono scoraggianti, pesanti e inducono ad un sonno senza riposo.
Holly appese il lenzuolo al filo con una molletta da bucato, pensando a come aveva brancolato per tutto il resto del mese di maggio nel tentativo di rimettere ordine nella sua vita. C’erano state giornate in cui si sentiva felice e contenta, e soprattutto sicura che le cose si sarebbero sistemate. Poi tutt’a un tratto questa sensazione spariva, imprevedibilmente com’era arrivata, e lei veniva di nuovo inghiottita dalla tristezza. E allora, invece di andarsene in giro come uno zombie guardando gli altri vivere la loro vita in attesa che la sua finisse, aveva cercato di crearsi una routine, così da agganciarsi in qualche modo al proprio corpo, e agganciare il proprio corpo alla vita.
È notte… Or si giunge al magico momento di acquietare dubbi e pensieri per levar le vele sul vascello dei sogni!
E mi parlo. Mi racconto di me. Ironicamente.