Gigliola Perin – Stati d’Animo
Due solitudini si sono incontrate per dare inizio ad un noi. Nella consapevolezza che prima o poi davanti alla vita sarebbero tornati ad essere soli.
Due solitudini si sono incontrate per dare inizio ad un noi. Nella consapevolezza che prima o poi davanti alla vita sarebbero tornati ad essere soli.
Mi piace chi guarda, non chi vede. Mi piace chi ascolta, non chi sente. Tutto il resto può essere un dettaglio, non una necessità.
Scelsi la solitudine, scelsi me stesso escludendo il mondo. Erano troppi gli anni vissuti male, troppe le esperienze negative vissute in un mondo altrettanto negativo e caotico. Così scelsi la montagna, la natura, il silenzio. Perché per trovare la mia strada era necessario ascoltare ciò che la mia anima provava a dirmi da tempo.
E, un giorno ti svegli, sei libera leggera di volare, ma non voli, pesante fardello è la vita, ti dici! Ti soffermi nel tuo pensiero guardi l’orizzonte davanti a te, posi quel fardello cosi pesante, in fondo non cambia nulla se lo abbandoni un attimo, fatto! Chiudo gli occhi e, riprendo a volare.
A volte si pensa che una persona non soffra, semplicemente perché nel momento in cui stava a terra ci si è distratti.
Ti ho detto: “Ti voglio bene!”Tu sei diventata rossa.Poi dai tuoi occhi è nato un sorriso… hai immaginato fossi lui.
Diciamo che non è vero, ma infondo tutti aspettiamo e speriamo in un messaggio, una visita, un ripensamento, che qualcuno si renda conto di aver commesso un mucchio di cazzate, che ci dicano che siamo le persone più importanti dell’universo. Tutti speriamo in qualcosa. E non lo so mica quanto ci faccia bene!