Gigliola Perin – Stati d’Animo
Ho imparato ad amare me stessa tra le sue braccia.
Ho imparato ad amare me stessa tra le sue braccia.
Mi piacciono le personalità dure e rudi e quelle tenere e dolci, ma non quelle mollicce le trovo insipide.
Mi esaltano i giorni di tempesta, la pioggia che mi sferza il volto. Sopratutto in senso metaforico.
Non c’è niente di più meraviglioso di due che si amano oltre le loro diversità fisiche. Anche se sembra impossibile è amore!
Quando sei in mezzo all’oceano puoi finire in acqua e perderti in mare. Una volta che trovi un porto e butti l’ancora, sei al sicuro.
Guardo i fogli disordinatamente ammucchiati sul tavolo. Semplici fogli di carta su cui fisso i miei pensieri più reconditi. A volte frugo alla ricerca di un emozione sparita, ma che so si aver provato. Sarà stupido ma quei fogli, quel disordine sono la biblioteca del mio cuore.
Ero nella quiete del mio cuore, ascoltavo i miei battiti. Frammenti di pensieri che si intrecciavano con delusione e rabbia. Fogli di giorni che andrebbero cancellati, momenti di sconforto e pochi di gioia vera. Ma il bello del mio cuore è anche questo: sentirsi sfinito, ma trovare sempre la forza per andare avanti.