Gigliola Perin – Tristezza
E mentre il cielo muta, il mio cuore gela.
E mentre il cielo muta, il mio cuore gela.
Forse le lacrime sono solo il disinfettante dell’anima.
Con la nebbia sembra che il buio venga prima.
Non è detto che il dolore ti venga manifestato con pianti e lacrime, può anche essere silenzioso, passare dal cuore provocando un frastuono assordante e scendere dagli occhi in un vuoto silenzio.
Stringimi tra il brillare della luna e nella notte che s’illumina di stelle. Appoggia le tue labbra sul mio viso, anche solo per un secondo stringimi a te, mentre il cielo indossa il mantello dell’oscurità. Sentimi in ogni affranto del tuo respiro. Io sono in quel sogno che ogni notte t’accarezza e ti bacia. Sono il sospiro di quell’illusione che regala l’amante nel donarti le sue carezze. Chiudi gli occhi, trattieni la mia immagine e lascia che le mie labbra questa notte si posino in ogni lembo di pelle che mi desidera.
Avevo il tuo cuore… avevamo lo stesso battito… adesso ti ho perso e il mio cuore è andato in frantumi.
Io vedevo i tuoi occhi, il tuo viso. Sentivo. Ma non la tua voce. Ascoltavo le nostre emozioni.