Gilbert Keith Chesterton – Libri
Si potrebbe compilare il peggior libro del mondo usando solamente passi scelti dei migliori scrittori esistiti.
Si potrebbe compilare il peggior libro del mondo usando solamente passi scelti dei migliori scrittori esistiti.
Voglio solo che tu sia preparata perché là fuori la vita è dura e non c’è molto spazio per i sogni.
Lui l’abbandonava, Tariq, che era un’estensione del suo stesso corpo, la cui ombra si materializzava accanto a lei in ogni singolo ricordo. Come poteva lasciarla?
La paura gli stava dentro come un cane arrabbiato: guaiva, ansava, sbavava, improvvisamente urlava nel suo sonno; e mordeva, dentro mordeva, nel fegato nel cuore. Di quei morsi al fegato che continuamente bruciavano e dell’improvviso doloroso guizzo del cuore, come di un coniglio vivo in bocca al cane.
Forse è vero che penso troppo. Ma non è che penso troppo. Mi fisso, è diverso.
Fermo, fermo, fermo. Così caverai l’occhio a qualcuno… per di più, sbagli pronuncia: è leviósa, non leviosàa!
Nel mio sistema, la forma dei chorus del blues è limitata dalla misura delle pagine del notes da taschino su cui li ho scritti-come il numero prestabilito delle battute nei chorus del jazz-blues-, perciò a volte il senso delle parole può, o no, proseguire da un chorus all’altro, proprio come il senso della frase musicale nel jazz può, o no, estendersi armonicamente da un chorus all’altro, col risultato che, in questi blues come nel jazz, la forma è determinata dal tempo oltre che dallo spontaneo fraseggiare e armonizzarsi del musicista col battere del tempo che si accavalla e si accavalla in chorus misurati. Insomma deve essere tutto un continuo ad lib. in ogni chorus, altrimenti la ciambella riesce senza buco.