Gioia Di Lauro – Vita
Passano la tua infanzia a dirti che i mostri non esistono, poi cresci e scopri che ne è pieno il mondo.
Passano la tua infanzia a dirti che i mostri non esistono, poi cresci e scopri che ne è pieno il mondo.
La vita è bella, tutta bella, cioè sarebbe, se noi non la guastassimo a noi e agli altri.
Le emozioni che ho vissuto sono tutte tatuate sul mio cuore. Quelle più forti hanno fatto certamente male ma non sbiadiranno mai. Quelle più grandi hanno ricoperto tutte le altre senza che io me ne accorgessi. Ed ora, che ho visto, spero ci sia ancora qualche angolo nascosto del mio cuore su cui poggiare l’ago.
Se tra le mani hai la fiducia di qualcuno, attenzione a come le usi.
La mia vita vale meno di una busta vuota trascinata dal vento in una strada desolata.
La nostra essenza sembra consistere nell’essere cortigiani in una reggia che chiamiamo vita, in cui ognuno di noi ha il proprio giullare dai mille nomi: per i folli è la passione violenta, per i cinici il potere, per i poveri in spirito è l’invidia, per gli insicuri la paura. Riconoscerlo significa zittirlo. Essere guardato in faccia per lui è la fine: da quel momento iniziamo a ridere noi, tornando ad essere i re e le regine nella nostra unica reggia.
Scrivere è una forma sociale accettabile di schizofrenia.
La vita è bella, tutta bella, cioè sarebbe, se noi non la guastassimo a noi e agli altri.
Le emozioni che ho vissuto sono tutte tatuate sul mio cuore. Quelle più forti hanno fatto certamente male ma non sbiadiranno mai. Quelle più grandi hanno ricoperto tutte le altre senza che io me ne accorgessi. Ed ora, che ho visto, spero ci sia ancora qualche angolo nascosto del mio cuore su cui poggiare l’ago.
Se tra le mani hai la fiducia di qualcuno, attenzione a come le usi.
La mia vita vale meno di una busta vuota trascinata dal vento in una strada desolata.
La nostra essenza sembra consistere nell’essere cortigiani in una reggia che chiamiamo vita, in cui ognuno di noi ha il proprio giullare dai mille nomi: per i folli è la passione violenta, per i cinici il potere, per i poveri in spirito è l’invidia, per gli insicuri la paura. Riconoscerlo significa zittirlo. Essere guardato in faccia per lui è la fine: da quel momento iniziamo a ridere noi, tornando ad essere i re e le regine nella nostra unica reggia.
Scrivere è una forma sociale accettabile di schizofrenia.
La vita è bella, tutta bella, cioè sarebbe, se noi non la guastassimo a noi e agli altri.
Le emozioni che ho vissuto sono tutte tatuate sul mio cuore. Quelle più forti hanno fatto certamente male ma non sbiadiranno mai. Quelle più grandi hanno ricoperto tutte le altre senza che io me ne accorgessi. Ed ora, che ho visto, spero ci sia ancora qualche angolo nascosto del mio cuore su cui poggiare l’ago.
Se tra le mani hai la fiducia di qualcuno, attenzione a come le usi.
La mia vita vale meno di una busta vuota trascinata dal vento in una strada desolata.
La nostra essenza sembra consistere nell’essere cortigiani in una reggia che chiamiamo vita, in cui ognuno di noi ha il proprio giullare dai mille nomi: per i folli è la passione violenta, per i cinici il potere, per i poveri in spirito è l’invidia, per gli insicuri la paura. Riconoscerlo significa zittirlo. Essere guardato in faccia per lui è la fine: da quel momento iniziamo a ridere noi, tornando ad essere i re e le regine nella nostra unica reggia.
Scrivere è una forma sociale accettabile di schizofrenia.