Giorgio Angelo Livraga – Vita
Il valore della parole non sta in ciò che racchiudono, ma in ciò che liberano.
Il valore della parole non sta in ciò che racchiudono, ma in ciò che liberano.
Ma perché dovrei vivere la vita degli altri, quando già vivere la mia è cosi complicato.
Un dolce sguardo, un caldo abbraccio, un tenero sorriso, una parola gentile sono messaggi d’amore che dovremmo imparare ad apprezzare di più; purtroppo presi come siamo, dagli innumerevoli impegni quotidiani non godiamo a pieno e talvolta ignoriamo queste bellissime testimonianze d’amore.
Se cerchi con accanimento le cose non le raggiungerai, mentre se lasci aperto la porta del cuore o della vita allora quando meno te l’aspetti arriveranno da sole.
I bambini a volte parlano a caso, fanno discorsi assurdi e privi di senso. Esattamente come alcuni “grandi” che in realtà però non sono mai cresciuti. In quei casi, nei bambini regna l’innocenza… Nei grandi la convinzione e l’ignoranza.
La sera, quando sono solo in casa, esco in balcone, mi fumo una sigaretta e osservo l’infinito del cielo stellato. La politica e le discussioni e le guerre e le preoccupazioni scompaiono in un lampo. Tutto mi appare più chiaro e trovo un senso a questo vivere.
Esiste allora una diabolica provvidenza che prepara l’infelicità nella culla, che getta premeditatamente esseri angelici ricchi d’intelligenza in ambienti ostili, come martiri nel circo? Vi sono dunque delle anime sacre, votate all’altare, condannate a camminare verso la gloria e la morte, calpestando le proprie macerie? L’incubo delle tenebre stringerà in una morsa eterna queste anime elette? Inutilmente si dibattono, inutilmente si addentrano nel mondo, ai suoi fini ultimi, agli stratagemmi; perfezioneranno la loro prudenza, sprangheranno tutte le uscite, barricheranno le loro finestre contro i proiettili del caso; ma il diavolo entrerà nella serratura: una perfetta virtù sarà il loro tallone d’Achille, una qualità superiore il germe della loro dannazione.