Giorgio Angelo Livraga – Vita
Il valore della parole non sta in ciò che racchiudono, ma in ciò che liberano.
Il valore della parole non sta in ciò che racchiudono, ma in ciò che liberano.
Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente.
Siamo il frutto di un guerra tra mondi, per quello odiamo odiamo la violenza, se veniamo da una guerra e scappiamo dal nostro passato come potremmo continuare a girare per le nostre strade con le armi? Abbiamo abbandonato i vecchi passi perché erano troppo pesanti per la terra che volevamo calpestare e sarebbe intelligente tornare ad indossare quelle scarpe? Sappiamo che la pace è tutto, e sapevamo che per raggiungerla avremmo dovuto intraprendere una lotta all’ultimo sangue con noi stessi, ma è così per tutto il resto, chi vuole trovare dentro di se l’amore è costretto a sconfiggere sul campo l’odio, chi ama sentire i profumi deve eliminare gli odori fastidiosi. Quindi veniamo da una guerra, ma rivelerò di più, veniamo da una guerra dove siamo i diretti sconfitti, avremmo dovuto continuare ad ucciderci? No, allora abbiamo gettato la spugna. Siamo tornati sul campo e c’era solo la pace, e da quel giorno non sentiamo più il bisogno di fuggire da nulla.
Ricorda: Una persona che ha stima di se stessa, una persona serena e felice non attacca non cerca a tutti i costi di sminuire gli altri per farli apparire quello che non sono. Se lo fa lo fa solo per innalzare se stessa perché evidentemente non possiede un briciolo di autostima!
La mia parola, giace in “fondo” dentro di me. E così per non “morire” lascio che respiri attraverso la mia tastiera. Prende forma, danza e manifesta tutta la sua, emozione.
Prima o poi tutti se ne vanno. Come la neve in un minuto di sole, come la lacrima dopo un sorriso, come il giorno che si fa sera.
Fantasmi nella nebbia dei tempi,nebbia d’oblio, della dimenticanzanella scala a chiocciola della memoria.Ciottoli di tempo perduti lungo la stradadi ogni storia. Di me rimane solo un respiro,immobile, stanco, confuso, e quel leggerosenso di anima che vibra come le foglie al vento.