Giorgio De Luca – Comportamento
Chi è malato di protagonismo non riuscirà mai a stabilire il momento di smettere per non cadere nel ridicolo.
Chi è malato di protagonismo non riuscirà mai a stabilire il momento di smettere per non cadere nel ridicolo.
Io invece ti vedo, sento e conosco benissimo. So cos’hai provato e cosa stai provando. Conosco i sensi di colpa di cui sei capace. Specialmente se sono relativi a qualche ferita che puoi avermi inferto. Figuriamoci questa volta.
Quando mi guardo allo specchio voglio essere orgogliosa di quel che vedo, pregi e fragilità, mai vergognarmi o abbassare lo sguardo dinanzi al riflesso che vedo di me.
Che grandissima cogliona che ero! Ero una di quelle persone che credeva e aveva fiducia…
Ho deciso di allontanarmi dalle persone, non perché non gli volessi più bene, ma perché…
Più pericolose le persone che tornano rispetto a quelle che se ne vanno. Per quanto dolorosi, gli addii sono genuini, mentre i ritorni celano sempre qualche bisogno, se non addirittura qualche interesse.
Il cuore non conta la distanza, ma l’affetto e il sentimento.