Giorgio De Luca – Destino
La vecchia campana grida la sua disperazione.
La vecchia campana grida la sua disperazione.
Il forte amore ci vorrebbe più presenti ma è il destino che ci porta lontano e i sensi di colpa a ricordarci il dolore.
Se c’è qualcosa di ancor più raccapricciante del destino, è l’uomo che lo sopporta senza alzare un dito.
Nominare troppo spesso il destino, scaricando su di esso le motivazioni di tutto ciò che ci accade, significa alleggerirsi del peso della responsabilità che ogni nostra scelta comporta.
Tra il progettista e il mattone c’è di mezzo il mare dei guai.
Brancoliamo nel buio senza sapere dove ci porterà il sentiero.
Il destino è paragonabile a una linea retta che parte da a e finisce in b intervallata da numeri un abile matematico sommando questi numeri può prevedere il suo destino.