Giorgio De Luca – Stati d’Animo
Non puoi vivere il presente dimenticando il passato.
Non puoi vivere il presente dimenticando il passato.
Ma sapete una cosa? Il problema sono io. La colpa è mia, mia e basta. Sono io a credere determinate cose, io a cambiar umore per ogni piccolo dettaglio. A volte anche assurdi. Se le persone mi parlano in un certo modo, più affettuoso, io ci credo. Se si distaccano, se son più freddi, lo stesso. Per colpa mia. Se mi si viene data qualche attenzione in più, più di un abbraccio dalla stessa persona, più di un bacio sulla fronte, sui capelli, se passa per la radio più di una volta la stessa canzone, lui la canta guardandomi, io ci credo. Credo ai dettagli. Io mi affeziono. Io inizio a pensare a quei piccoli gesti, di mattina, di pomeriggio, di sera. La colpa è soltanto mia, ci casco. La colpa è mia che so di affezionarmi subito alle persone, nonostante sappia già di sbatterci la testa. Nonostante sappia di farmi male. Nonostante tutto.
Ad ognuno le proprie scelte, la strada che si disegna e gli incroci che si trova davanti, chiunque può cancellare le impronte lasciate, lasciando che vada per la strada che ha voluto. In entrambi i casi si deve essere liberi di trovare la propria via, quella che rende vivo chi la sceglie.
Capita che il mare sia troppo salato per persone che sono piene di ferite ancora aperte, che la pelle ti bruci troppo per continuare a stare a galla.
La solitudine è la miglior compagnia.
Se ti prende di testa non vivi tutto il giorno, ma se ti prende il cuore sei fottuto.
Accolgo parole che soffiano nel vento. Sento che penetrano il cuore, ed in loro scopro il sussurro del tuo silenzio.