Giorgio De Luca – Tristezza
La solitudine è come un tarlo che rode senza tregua, logora, tormenta…
La solitudine è come un tarlo che rode senza tregua, logora, tormenta…
Si soffre troppo per essere quel che realmente si è.
In questo silenzio che consuma la mia anima odo il rumore del mio cuore, ogni suo battito nasconde lacrime taciute e parole urlate alla mente. Silenzi consapevoli che che la mia vita ora è questa.
Percorro strade bagnate e deserte, tutti i rumori della città sono morti, la luce dei lampioni si riflette sulle pozzanghere raggrinzite dal vento, i ricordi si piegano al passare del tempo come l’erba sotto la pioggia, sono solo in questa grigia notte, solo con le mie lacrime urlate all’indifferenza del vento.
Tutto tace, nulla si sveglia in questa notte stellata. Non c’è niente che potrà cambiare questo giorno: un messaggio, una chiamata, un incontro: nulla. Tutto tace ed è silenzio, è nulla.
Paura di sorridere quando in realtà si avrebbe la voglia di piangere.
Pura illusione pensare di conoscere le persone in qualsiasi circostanza. Nella fatica e nella sofferenza, solo allora è possibile. E saranno sorprese.