Giorgio Faletti – Guerra & Pace
Ognuno fa le sue scelte e corre i suoi rischi, generale. É la regola di ogni guerra, mi pare.
Ognuno fa le sue scelte e corre i suoi rischi, generale. É la regola di ogni guerra, mi pare.
La guerra rende orgogliosi i forti, la pace fortifica i deboli.
Toccato da un’altra, sfiorato da un’altra, pensato da un’altra. È follia la mia. Scoppierò. Darò fuoco e sentirò il sapore amaro della quiete della pace a cui io non porrò confini. Solo dopo. Amare è combattere.
I più forti vogliono il liberismo, si, vogliono la libertà di ridurre in schiavitù i più deboli.
Non c’è pace, non ci sono vittorie, non c’è nessun senso, e l’amore ha le dimensioni di un granello. Bè questo lo sai.
Perchè, dovrei servirti, tu che minacci il popolo di stenti, tu che organizzi complotti, tu che innalzi la casta e abbassi la gente, tu che formuli leggi per la tua “gente”, e che solo ti assolvi. Arriverà un giorno dove mille e mille grida si uniranno in un solo gesto, la democrazia del popolo, di tutto il popolo, saraì resa uguale.
Credo che Dio non si è pentito di aver creato l’uomo, ma invece di avergli concesso l’intelligenza e il pensiero. Forse non poteva nemmeno immaginare che essi potrebbero renderlo un crudele e sanguinario predatore della natura e della sua flora e fauna, e perfino anche dei suoi simili e di se stesso.