Giorgio Napolitano – Lavoro
La realtà del lavoro operaio, con i suoi problemi e anche nella sua configurazione umana, ha rappresentato una parte importante della mia vita. E non lo dimentico.
La realtà del lavoro operaio, con i suoi problemi e anche nella sua configurazione umana, ha rappresentato una parte importante della mia vita. E non lo dimentico.
Potrei raccontare tutti gli stadi di povertà che ho provato…perché essere povero è un termine troppo generico e restrittivo per descrivere questa situazione umana,si è poveri quando si và a scegliere un vestito e si sceglie quello meno costoso piuttosto quello che più piace;si è poveri quando si và al supermercato con i centesimi contati per acquistare il pranzo e la cena;si è poveri quando invece di mangiare primo, secondo verdura e frutta, ci si accontenta prima del primo e secondo poi solo del primo;si è poveri quando si è costretti a scegliere se mangiare a pranzo o a cena;si è poveri quando un giorno ti svegli e ti hanno tagliato prima l’adsl, poi il gas, poi l’acqua ed infine la luce.A quel punto non sei più solo povero, sei indigente e non se ne è andata solo la luce elettrica,no se ne è andata la luce della speranza e tutto è diventato scuro.
Erano in tre e si doveva eseguire un lavoro; il più forte decise che avrebbe diretto le varie fasi dell’esecuzione, il più furbo disse che avrebbe controllato il buon esito dell’operazione e al più debole non rimase altro che iniziare.
Il colmo del ridicolo è che basti credere di meritare un posto per ottenerlo.
Il fatto che proprio a Cannavaro sia toccato l’onore di alzare al cielo questa coppa del mondo aumenta la mia felicità.
L’Eterno disse:”Ti procurerai il pane con il sudore della tua fronte.”, ma purtroppo c’è sempre chi vuole sudare poco.
L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro o che affonda nella sua mancanza?
Potrei raccontare tutti gli stadi di povertà che ho provato…perché essere povero è un termine troppo generico e restrittivo per descrivere questa situazione umana,si è poveri quando si và a scegliere un vestito e si sceglie quello meno costoso piuttosto quello che più piace;si è poveri quando si và al supermercato con i centesimi contati per acquistare il pranzo e la cena;si è poveri quando invece di mangiare primo, secondo verdura e frutta, ci si accontenta prima del primo e secondo poi solo del primo;si è poveri quando si è costretti a scegliere se mangiare a pranzo o a cena;si è poveri quando un giorno ti svegli e ti hanno tagliato prima l’adsl, poi il gas, poi l’acqua ed infine la luce.A quel punto non sei più solo povero, sei indigente e non se ne è andata solo la luce elettrica,no se ne è andata la luce della speranza e tutto è diventato scuro.
Erano in tre e si doveva eseguire un lavoro; il più forte decise che avrebbe diretto le varie fasi dell’esecuzione, il più furbo disse che avrebbe controllato il buon esito dell’operazione e al più debole non rimase altro che iniziare.
Il colmo del ridicolo è che basti credere di meritare un posto per ottenerlo.
Il fatto che proprio a Cannavaro sia toccato l’onore di alzare al cielo questa coppa del mondo aumenta la mia felicità.
L’Eterno disse:”Ti procurerai il pane con il sudore della tua fronte.”, ma purtroppo c’è sempre chi vuole sudare poco.
L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro o che affonda nella sua mancanza?
Potrei raccontare tutti gli stadi di povertà che ho provato…perché essere povero è un termine troppo generico e restrittivo per descrivere questa situazione umana,si è poveri quando si và a scegliere un vestito e si sceglie quello meno costoso piuttosto quello che più piace;si è poveri quando si và al supermercato con i centesimi contati per acquistare il pranzo e la cena;si è poveri quando invece di mangiare primo, secondo verdura e frutta, ci si accontenta prima del primo e secondo poi solo del primo;si è poveri quando si è costretti a scegliere se mangiare a pranzo o a cena;si è poveri quando un giorno ti svegli e ti hanno tagliato prima l’adsl, poi il gas, poi l’acqua ed infine la luce.A quel punto non sei più solo povero, sei indigente e non se ne è andata solo la luce elettrica,no se ne è andata la luce della speranza e tutto è diventato scuro.
Erano in tre e si doveva eseguire un lavoro; il più forte decise che avrebbe diretto le varie fasi dell’esecuzione, il più furbo disse che avrebbe controllato il buon esito dell’operazione e al più debole non rimase altro che iniziare.
Il colmo del ridicolo è che basti credere di meritare un posto per ottenerlo.
Il fatto che proprio a Cannavaro sia toccato l’onore di alzare al cielo questa coppa del mondo aumenta la mia felicità.
L’Eterno disse:”Ti procurerai il pane con il sudore della tua fronte.”, ma purtroppo c’è sempre chi vuole sudare poco.
L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro o che affonda nella sua mancanza?