Giorgio Napolitano – Lavoro
Non si può correre il rischio che i giovani si scoraggino. Non possiamo rischiare che non vedano la possibilità di realizzarsi, avere un’occupazione e una vita degna nel loro, nel nostro Paese.
Non si può correre il rischio che i giovani si scoraggino. Non possiamo rischiare che non vedano la possibilità di realizzarsi, avere un’occupazione e una vita degna nel loro, nel nostro Paese.
Deve esserci un esame di coscienza che non conosce coloriture e discriminanti politiche.
Non avete bisogno di essere idioti per lavorare qui, ma esserlo facilita enormemente le cose.
La fame nel mondo brulica come i vermi, come i lombrichi. Ci sono popoli ricchissimi, che non sanno neanche dove sta di casa la fame, ma c’è l’India, l’Africa e la Basilicata che lo sanno dove sta di casa, la fame! (da “Io speriamo che me la cavo”)
Nel mondo non c’è solo chi vive senza lavoro, ma anche chi lavora senza vivere.
Ci vorrebbe qualche buon magistrato che indagasse bene sui vari intrallazzi che hanno fatto, per far emergere una società dal nulla.
Robert Benchley ed io avevamo un ufficio così piccolo, che se fosse stato un po’ più stretto sarebbe stato adulterio.