Giovanna Veres – Stati d’Animo
Sto vivendo uno stato nevrotico pieno di intensità e pieno di arcobaleni…
Sto vivendo uno stato nevrotico pieno di intensità e pieno di arcobaleni…
Per quanto vogliamo dimenticare, il passato è sempre lì che bussa alla porta dei ricordi. Prepotente si fa spazio tra le vie del cuore. Non c’è modo per allontanarlo. Sa che impossibile è dimenticare, sa che potrà essere ricoperto da milioni di gesti, di carezze del presente, ma lui sarà sempre una ferita aperta che non si rimarginerà mai. Sarà quella porta socchiusa, e quella spina nell’anima, che nonostante i nostri sforzi segnerà per sempre il nostro agire e il nostro essere!
È la fragilità che spinge sempre a costruire qualcosa di solido.
Mi chiedo se ci sia più peccato nel seguire quello che sento o nell’ipocrisia di vivere ciò che non sono.
Tra le lacrime della rabbia mi son trovato, una rabbia personale, per aver espresso una cosa male. Una rivelazione che non proveniva dal mio cuore, ma dal malessere, della quotidiana insoddisfazione che continua a marcirmi dentro come un cancro. Vorrei fermarmi meno sulle parole, e passare più spesso all’azione, sentendomi molto meno coglione. Passando ai fatti, che non vengon fraintesi, provocando così, terribili malintesi. Ti amo e tu lo sai, e vorrei poterti così mostrare, trasmettendoti il calore, di questo mio impossibile amore.
Preferisco vedermi morta, anziché non veder te viva accanto a me.
Ci sono persone a cui puoi dare un valore ed altre che valori non hanno. Curati delle prime ti aiuteranno a diventar migliore, usa le seconde come “esempio” di fronte a chi ti chiede che cosa sia la “povertà d’animo”!