Giovanni Di Blasi – Frasi Sagge
Passiamo la vita a lamentarci, a volte senza neanche lottare per i nostri diritti, proviamo almeno ad assolvere i nostri doveri.
Passiamo la vita a lamentarci, a volte senza neanche lottare per i nostri diritti, proviamo almeno ad assolvere i nostri doveri.
Nello yoga e nella meditazione si va oltre la mente. Se le prime volte, spontaneamente, si immagina va bene, però dopo qualche mese se si continua ad immaginare luoghi, luci, esseri ed altre cose non va più bene perché non si sta più facendo meditazione, ma si sta giocando. Anche quelli che fanno meditazione per diventare in un modo, per vedere la propria coscienza, il bambino che si esalta per avere potere sulle persone, per soldi o per altri obiettivi, non hanno capito che sono dei bambinetti in cerca di una qualche forma di potere. Nella meditazione non ci si estranea da se stessi o dal mondo, ma non si passa nemmeno all’eccesso opposto, concentrandosi troppo. Nella meditazione non c’è più Io.
I giorni più importanti della tua vita non quelli in cui ti alzi con la voglia di vivere, ma quelli in cui ti rialzi con la voglia di vivere.
Quando sei arrabbiato conta fino a dieci.Quando sei molto arrabbiato conta fino a cento.
Tutto ciò che l’uomo egoisticamente crede di inventare in realtà è un riflesso di ciò che la natura nella sua perfezione gli ha regalato.
Piangere e lamentarsi è un modo naturale, una valvola di sfogo per fare sì che le emozioni accumulate, la tristezza, siamo espulse dal sistema: è una profonda pulizia. Ogni uomo e ogni donna dovrebbero imparare a piangere perfettamente.E a goderselo! È una cosa così rinfrescante, ti alleggerisce!E dopo aver pianto, non solo i tuoi occhi diventano freschi, ma tutto il tuo essere diventa puro, semplice, innocente.Ritorni alla verginità che una volta ti apparteneva e che hai perso… ritorni immacolato.Dopo un bel pianto ti senti come dopo aver fatto un bel bagno, è come se l’anima avesse fatto una doccia.
Non esiste la perfezione, certo che no! Eppure esiste l’imperfezione, e non è forse l’imperfezione perfezione nel suo modo!?