Giovanni Govoni – Musica
Ti innamori di qualcuno per la musica che emana e, nonostante sia complicata, è una canzone di cui solo tu capisci il senso e le parole.
Ti innamori di qualcuno per la musica che emana e, nonostante sia complicata, è una canzone di cui solo tu capisci il senso e le parole.
La genialità di Bach consiste nell’aver trovato un sistema logico necessitante per sostenere la struttura inutilmente ripetitiva del tempo ciclico, non più “data” quindi, come ovvia e giusta. La ripetizione diventa un susseguirsi continuo di domande-risposte, uno sforzo immane dell’intelligenza dell’uomo per riempire di un contenuto autosufficiente, ossia di un contenuto implicato nel proprio sistema, la forma del tempo assoluto, senza subordinare la ragione alla certezza di un tempo già “dato”. Il contrappunto di Bach, non ha bisogno di Dio per esistere.
I libri o la musica in cui pensavamo si trovasse la bellezza ci tradiranno nel momento in cui finiremo di confidare in essi; non era là la bellezza, s’è soltanto manifestata attraverso quei mezzi, e quel che ne è emerso è stato un forte desiderio. Queste cose – la bellezza, la memoria del nostro passato – sono buone immagini di ciò che desideriamo davvero; ma se le confondiamo con quella cosa, ecco che si trasformeranno in idoli, facendo a pezzi il cuore di chi ne fa culto. Infatti non sono quella misteriosa cosa desiderata, sono soltanto il profumo di un fiore che non abbiamo trovato, l’eco di un motivo che non abbiamo udito, le notizie di un paese che non abbiamo ancora visitato mai.
Informazione non è conoscenza, conoscenza non è saggezza, saggezza non è verità, verità non è bellezza, bellezza non è amore, amore non è musica. Musica è meglio.
Quando stai di fronte a un albero, se guardi una sola delle sue foglie rosse non vedrai tutte le altre… Sarà come se le altre non esistessero.
Grazie alla musica, la percezione del tempo diventa assolutamente relativa.
Tutte queste canzoni e scritti sull’amore: è un omicidio ogni volta, diventiamo i suoi assassini.