Giovanni Govoni – Vita
Mai chiamare errori le emozioni migliori.
Mai chiamare errori le emozioni migliori.
Per qualcuno sei un esempio, un errore, un ossimoro, un dono, un appetito, un rimpianto, una fantasia, un’utopia, una necessità, un’ucronia, un desiderio, un’invidia, una nostalgia. Non te ne accorgi, ma ogni giorno sei un nomade inconsapevole, errante tra i pensieri della gente.
Alitare su uno specchio e scoprire sogni scritti e mai svaniti, riaffiorati e indelebili, ancora vivi. Arrossisci, ma poi li cancelli con un solo colpo di mano.
Si sa sempre tutto di tutti tranne che di se stessi.
Ho imparato che si deve amare per essere amati e che la felicità è qualcosa data nel momento giusto, alla persona giusta. Ho imparato che si deve toccare il fondo per riuscire a godersi la risalita e che per vedere la luce c’è bisogno di arrivare, almeno una volta nel buio più profondo. Ho imparato che si può rinascere mille volte e che la vita è vivere e non lasciarsi morire.
E poi c’e quel pensiero che si insinua nella ragione con il vano tormento di non averla vissuta tutta questa sfuggente vita.
E ti ritrovi a ingoiare sale come fosse zucchero, a sbattere la porta e andar via, a premere l’acceleratore per allontanarti al più presto, perché le ferite bruciano tanto e, spesso, gli estintori mancano.