Giovanni Melucci – Comportamento
Le cose? Meglio vederle che sentirle raccontare!
Le cose? Meglio vederle che sentirle raccontare!
Inneggiamo troppo la libertà illudendoci che precludere i sentimenti, o imprigionarci dietro ad uno scudo di indifferenza ci renda liberi, tanto da non renderci conto che quel paravento che innalziamo davanti a noi è un palliativo che nasconde soltanto la parte fisica del nostro essere, lasciando fuori come una coperta troppo corta, il dolore della nostra anima. Tutto questo, quando cerchiamo la libertà con sacrificio, con qualche rinuncia, per paura. Sì, perché abbiamo paura di soffrire, di rimanere delusi vivendo l’attimo senza pensare al dopo e allora preferiamo scegliere di restare in silenzio da soli. Siamo troppo condizionati dalla società, dai preconcetti, dai sensi corporali e non lasciamo quasi mai che il cuore comandi sulla ragione.
Forse dovremmo smettere di chiederci perché e quando, ed incominciare a chiederci come! E darsi…
Siamo circondati da falsi moralisti, i quali criticano tutti tranne che se stessi, confondendo la sensibilità con l’essere scemo.
Abbattete i muri dell’orgoglio, sfondate le porte del timore, cogliete al volo le occasioni, perdetevi…
Cerchi sempre di sorridere e di non far trasparire quel velo di tristezza che ti porti dentro, e se crei un puzzle del tuo ritratto scrivendo pensieri, frasi, poesie come se fossero le tessere colorate con gli stati d’animo del momento, perché gli occhi delle persone si limitano solo a vedere l’unicità del singolo pezzo e non quello che ne esce dall’ampia visione dell’insieme?
Probabilmente qualcuno ha interpretato il “parlare con le sentenze” con lo sputare ogni giorno qualche sentenza.