Giovanni Melucci – Religione
Dio muove il mondo per amore. Tu apri la mano e dai quanto occorre, il necessario.
Dio muove il mondo per amore. Tu apri la mano e dai quanto occorre, il necessario.
Vivere significa vincere anche il male avuto; vivere significa andare oltre le delusioni, gli inganni; vivere significa amarsi sempre, perché in quel più c’è l’immortalità dell’anima; vivere significa capire che non tutti sono infami ed egoisti; vivere significa amare se stessi e tutto ciò che ci tiene in vita, Dio.
L’illuminazione è “la grande morte”, perché, con essa, non avrete più un corpo, non avrete più una mente, non avrete più il cuore, non avrete più nulla di ciò che possedete ora: non ne avrete più bisogno, perché sarete l’intero universo.
È che ognuno reagisce al vino in modo diverso. Ne ho conosciuti certi che mandano giù litri su litri tutte le sere con quest’unica conseguenza: diventano allegri, cantano a squarciagola e poi si addormentano come ghiri. Altri invece con poche gocce diventano delle belve. Se lo stesso bicchiere fa diventare alcuni brilli e spensierati, e altri cattivi e aggressivi, dovremmo dare la colpa ai bevitori, anziché alla bevanda.
Il più completo atto di fede è non soltanto credere in Dio, ma credere che Dio crede in me.
L’anticlericalismo e l’incredulità hanno i loro bigotti proprio come l’ortodossia.
Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. È giusto così, assieme a Gesù Cristo non c’erano due malati di sclerosi multipla, ma c’erano due ladroni.