Giovanni Melucci – Vita
Si è quel che si è, e non quello che crediamo di essere.
Si è quel che si è, e non quello che crediamo di essere.
E ti chiedi i tuoi “perché” ogni giorno, te li chiedi per abitudine, solitudine, per ricordarti che respiri e che sei un essere pensante, dolorante, insistentemente perso in sé.E ti chiedi, senza mai risponderti o averti.
Quando vivi intensamente, capisci presto che la cosa più facile, più normale, è il fallimento. Però solo dai fallimenti ricavi una lezione. La nostra generazione è segnata dai fallimenti. Eppure si potrebbe dire che procede di sconfitta in sconfitta fino alla vittoria finale.
Alla fine siamo voglia di essere, e pene e vagina; e la carne ha un valore. E poi il sentimento ha un prezzo. Lo paghiamo tutti i giorni. Poco per volta.
La vita comunque vada bisogna “indossarla” con orgoglio. Vivere è un dono irripetibile. Prendersi cura di se stessi deve essere priorità. Lasciamo stare i “se” e risolviamo tutto con i “posso”. La vita è emozione e tu il suo “timone”.
Prendi la tua convinzione di essere migliore e mettitela sai dove? Prendi le tue parole e chiacchiere insensate e fanne un libro avresti successo. Prendi il tuo copione recitato spudoratamente e senza vergogna a tutti e fanne un film sarebbe da oscar. C’è chi è migliore nella vita e chi è migliore solo a chiacchierare, recitare e ad esser convinto/a di essere “indispensabile” al mondo.
La nostra esistenza è un segreto che sta nel breve attimo in cui l’occhio si apre sul mondo e si chiude sull’eternità.