Giovanni Montagner – Arte
L’arte è un mestiere che va rubato a chi lo sa far bene.
L’arte è un mestiere che va rubato a chi lo sa far bene.
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
L’arte è la più intensa manifestazione d’individualismo che il mondo conosca.
Arte e matematica. Per molti un’antitesi. Per me due facce contrapposte che danno forma a un’idea. Basta guarda un quadro del Veronese, o di Pollock, per capire che, senza matematica, non ci sarebbe arte.
L’arte può essere una passione, un hobby, un qualcosa di astratto e insensato, oppure concreto e serio. L’arte non è qualcosa che necessariamente devi fare per qualcuno, i tuoi quadri possono essere solo per te, o per chi ami; dopotutto, l’arte è un qualcosa con cui sbizzarrirti e con cui puoi confidarti. È per questo che amo l’arte, perché ho bisogno di interpretare i miei segreti in un modo che tutti possano vedere, ma che solo io posso capire veramente.
L’arte si veste di regalità quando indossa i colori dell’anima e della natura.
Le immagini vanno viste quali sono, amo le immagini il cui significato è sconosciuto poiché…