Giovanni Nebuloni – Filosofia
Lo sguardo cadde sul pavimento e gli occhi si fecero male.
Lo sguardo cadde sul pavimento e gli occhi si fecero male.
Sogno d’esser su cocci di cristallo e il mio passo non produce dolore, il mio passo non produce rottura, solo orme lascio in questa distesa di cangianti schegge. Forse sogno o pazzia, fosse altro che fantasia.
Grassa pigrizia quella per cui si chiama Dio tutto ciò che non si riesce a spiegare. Dio sarebbe la somma della nostra ignoranza?
Nel buio si vedono stelle che alla luce non si scorgono.
Le vere preoccupazioni? Arrivano quando ogni dubbio sparisce. È il dubbio, che “lavora”. La certezza, “riposa”.
Le Emozioni sono il senso della vita, altrimenti inutile e scialba esistenza sprecata nel sopravvivere. Libertà di volare nello stupore dell’universo oltre il muro delle cose senza significato.
Gli alberi infruttiferi si estirpano.