Giovanni Pastore – Vita
Non è il momento che deve viverti, ma la vita.
Non è il momento che deve viverti, ma la vita.
Fate attenzione ad accomodarvi nella vita di chi ha già una vita, perché per voi ci sarà sempre e solo una piccola stanza in fondo al corridoio, che verrà aperta solo quando tutte le altre stanze sono vuote.
Prima tornavo indietro: povero illuso. Adesso non più; andrò dritto per la mia strada, con l’obiettivo ben fisso davanti a me. Semmai dovessi ascoltare una voce che mi chiama, allora e soltanto allora mi volterò. Se starà seguendo i miei passi l’attenderò, altrimenti amen.
Cosa mi riserverà il futuro non lo so. Nel presente so di avere una bella famiglia, pochi ma veri amici, e grazie a Dio la salute! Quindi per ora mi godo e mi vivo la mia vita, al domani poi si penserà.
La vita è un lungo viaggio a piedi che i poeti conducono scalzi.
Io scelgo la follia di rimanere me stessa anche controcorrente; scelgo la follia di stupirmi per una parola, per un sorriso, scelgo la follia di emozionarmi per i colori del cielo, il rumore del mare, una goccia di rugiada su una foglia, il profumo di un fiore; scelgo la follia di amare e mettere passione sempre e comunque in tutto; scelgo la follia di essere anticonvenzionale e di non rinunciare… mai.Senza la follia sentirei di morire senza aver vissuto.
Mi sembra di vederli ancora passare in divisa con gli occhi di ghiaccio, con il volto impregnato dall’odio. Dalle loro labbra sputano fuori veleno e disprezzo per i nostri corpi stanchi. Sei anime in quella stanza, tutte unite da un’unica speranza: la libertà! Marchiati come bestie, divisi come schiavi.