Giovanni Pastore – Vita
Vivo. Anche a costo di morire, ma vivo. Perché in fondo cos’è la vita non vissuta? Altro non è che l’esistere. Ma se esisto non vivo e se non vivo sono morto. Dunque vivo.
Vivo. Anche a costo di morire, ma vivo. Perché in fondo cos’è la vita non vissuta? Altro non è che l’esistere. Ma se esisto non vivo e se non vivo sono morto. Dunque vivo.
Ognuno di noi dovrebbe tenere nella mente un cestino della carta straccia e, più diventerà vecchio, più cose vi relegherà senza pensarci un momento.
Non interrompere mai qualcosa che senti dentro. Non respingerlo, non negartelo. La vita non presenta mai due volte la stessa occasione e nessun treno passa mai due volte. Difficile scegliere il treno giusto, il momento adatto e poter essere così fortunati da arrivare a fine corsa dicendo. “Ho fatto la scelta giusta”. Ma le stazioni servono a questo; a poter cambiare occasione, scelta e direzione. Per tanto sali, viaggia e se sbagli scendi e sali di nuovo, ma non fermarti mai in una stazione a guardare i treni passare.
La vita ci sfugge via come un soffio di vento e svanisce aldilà del nostro orizzonte.
“Perché vivi se non sei felice?””Voglio tornare a scrivere, le sembra una risposta adatta?””È così importante?””Per me lo è””è sufficiente?””Ogni persona è costretta a crearsi una finzione per poter continuare a vivere. C’è chi pensa alla famiglia, chi al lavoro, chi al denaro, chi al sesso. Ma sono tutte illusioni. Io ho la mia”.
Chi non trova la chiave per uscire dal passato rimarrà incatenato al presente con l’impossibilità di accedere al futuro.
Il tempo non ha tempo da perdere.