Giovanni Skipper Basta – Vita
La vita ha un qualche significato solo grazie alla morte. Se fossimo immortali la vita non sarebbe altro che un continuo ed infinito accumulo di esperienze.
La vita ha un qualche significato solo grazie alla morte. Se fossimo immortali la vita non sarebbe altro che un continuo ed infinito accumulo di esperienze.
Senza rischio non vi è scelta, senza scelta non c’è libertà, senza libertà non c’è vita. Scegliere la propria scelta in quanto scegliere di essere sè stessi vuol dire scegliere la libertà.
La felicità è dentro noi, come un bambino, aspetta di venire alla vita e godere della luce del mondo e, se stanca, riposare all’ombra di una quercia; la vogliamo, la sentiamo muoversi dentro, dobbiamo solo partorirla. Tra il dolore del passato, le doglie di preparazione ed attesa, le grida dei ricordi che riecheggiano nella memoria, lo sforzo di perseverare nonostante tutto per poi avvolgerla in un abbraccio fusionale. Vorremmo tanto che durante il faticoso travaglio ci fosse qualcuno a stringerci la mano, infonderci coraggio ed asciugare il sudore dalla fronte, ma se la felicità scalcia impaziente, non aspetta nessuno, viene al mondo da sola, tossisce, starnutisce e piange, è il suo saluto alla nuova vita! È fragile, dobbiamo proteggerla per poi mettersi in piedi da sola ed andare libera alla conquista di ogni sogno.
L’uomo è solo, ma deve sempre saper tenere compagnia.
La vera meta non è mai un luogo ma un nuovo modo di vedere le cose.
Nella vita non guardare la distanza dalla partenza al arrivo, ma godi tela nel tragitto che farai.
Cerco di non pensare all’indomani; il futuro non esiste, dicono gli indio dell’altipiano, contiamo solo sul passato per trarne esperienza e conoscenza, e sul presente che è appena un batter di ciglia, perché nello stesso istante si tramuta in passato.