Giuditta Cattaneo – Filosofia
La fedeltà assoluta alla propria natura, al proprio destino e alle proprie inclinazioni ha un prezzo altissimo.
La fedeltà assoluta alla propria natura, al proprio destino e alle proprie inclinazioni ha un prezzo altissimo.
Il negoziante che ben acquista può vendere a prezzo accettabile.
Tutto ciò su cui si ragiona molto è fonte di dubbio.
Questo mondo di fame e violenza, non è più capace di regalarti un’esistenza.
Chi non lascia impronta, né amore nel cuore, né vive né muore.
Non ho paura della morte… Ma della paura che si prova prima di morire.
Ho sempre cercato, sempre cercherò, pur sapendo che il sempre non esiste e che l’esisterè è sciocca presunzione, verità possibili nell’impossibile della Fede o nell’improbabile delle razionali cognizioni,con l’intento non di sposare teorie o dogmi ma per trarre una visione che possa dirsi “mia”, non per esser saccente, solo per non essere pecora.Rileggendo queste 4 righe noto ghignando che si evince uno dei miei più radicati dogmi, quello del “Non”.
Il negoziante che ben acquista può vendere a prezzo accettabile.
Tutto ciò su cui si ragiona molto è fonte di dubbio.
Questo mondo di fame e violenza, non è più capace di regalarti un’esistenza.
Chi non lascia impronta, né amore nel cuore, né vive né muore.
Non ho paura della morte… Ma della paura che si prova prima di morire.
Ho sempre cercato, sempre cercherò, pur sapendo che il sempre non esiste e che l’esisterè è sciocca presunzione, verità possibili nell’impossibile della Fede o nell’improbabile delle razionali cognizioni,con l’intento non di sposare teorie o dogmi ma per trarre una visione che possa dirsi “mia”, non per esser saccente, solo per non essere pecora.Rileggendo queste 4 righe noto ghignando che si evince uno dei miei più radicati dogmi, quello del “Non”.
Il negoziante che ben acquista può vendere a prezzo accettabile.
Tutto ciò su cui si ragiona molto è fonte di dubbio.
Questo mondo di fame e violenza, non è più capace di regalarti un’esistenza.
Chi non lascia impronta, né amore nel cuore, né vive né muore.
Non ho paura della morte… Ma della paura che si prova prima di morire.
Ho sempre cercato, sempre cercherò, pur sapendo che il sempre non esiste e che l’esisterè è sciocca presunzione, verità possibili nell’impossibile della Fede o nell’improbabile delle razionali cognizioni,con l’intento non di sposare teorie o dogmi ma per trarre una visione che possa dirsi “mia”, non per esser saccente, solo per non essere pecora.Rileggendo queste 4 righe noto ghignando che si evince uno dei miei più radicati dogmi, quello del “Non”.